Camaioni Bonsai Colli del tronto

 
AceroNome: Ginepro    Famiglia: Cupressaceae



I ginepri si prestano meravigliosamente per realizzare bonsai d’ogni stile, forma e dimensione (eccetto scopa rovesciata). Per avviare un bonsai di ginepro si può scegliere di formarlo tanto da un soggetto giovane, quanto di utilizzare del materiale più maturo e ricco di rami invecchiando il legno di quest’essenza tende a diventare duro e rigido con gli anni. Quando si vuole educare un ginepro è bene farlo prima possibile e sceglier del materiale adulto con buone potenzialità in modo da non dover cambiare di molto la sua struttura principale. In natura si trovano degli esemplari bellissimi ma anche con i bonsai abbiamo delle vere opere d’arte. I ginepri vanno tenuti all’esterno in pieno sole, le annaffiature devono essere regolari (né tanta né poca acqua) e giornaliere. Riguardo alla concimazione i ginepri possono essere considerati sempre affamati. Si concima sia con concimi liquidi o a lenta cessione (ogni 10-15 giorni per i liquidi, ogni 20-30 giorni per gli altri) la concimazione si esegue dall’inizio della primavera alla fine dell’estate.  Per i ginepri e bene prestare attenzione alle malattie che devastano sia la chioma sia l’apparato radicale, l’opera di prevenzione è più efficace della cura. La potatura del ginepro si può dividere in due parti, quella di formazione con la potatura dei rami e quella della cimatura in fase vegetativa. L’assetto dei rami principali è caratteristico anche quando sono secchi e si fanno degli jin che contrastano con il loro bianco con la verde chioma. La cimatura è una tecnica che serve quando si tratta di pareggiare ed infittire la vegetazione. L’operazione si esegue all’inizio della primavera ma prima del risveglio vegetativo. Il trapianto o il rinvaso dei ginepri è bene farlo quando il soggetto non è in completa dormenza. Un buon momento è perciò l’inizio dell’autunno o la primavera inoltrata, prima che la vegetazione si apra. Raccolto in natura è molto difficile che attecchisca a causa della struttura assai espansa del loro apparato radicale la conseguente inevitabile perdita di un enorme numero di fibre radicali. Il terriccio ideale per i ginepri è un misto d’akadama, terra e sabbia con un buon drenaggio evitando la terra acida.