Camaioni Bonsai Colli del tronto

 
AceroNome: Pino Famiglia: Pinaceae



Insieme ai ginepri sono tra le conifere i più adatti per farne dei bonsai; ne esistono molte varietà ma le più usate sono: densiflora (pino rosso giapponese) nigra (pino nero europeo) parviflora (pino bianco giapponese) poi ci sono altri tipi quali mugo, strobis etc. I pini si moltiplicano da seme e in pochi anni si ottengono piacevoli bonsai, ma i soggetti più belli sono quelli innestati oppure trovati in natura. La caratteristica resina che sprigiona ha il profumo di pompelmo le pigne che solitamente maturano in due anni possono rimanere sull’albero anche 8-10 anni. Il pino come le altre conifere si sono adattato a vivere in zone abbastanza diverse sia come clima sia come terreni. Il pino va tenuto all’esterno in pieno sole, deve essere protetto dal vento forte resiste molto bene anche agli inverni più rigidi. Le annaffiature devono essere moderate (né tanta né poca acqua) e giornaliere. Riguardo alla concimazione i pini come le altre conifere possono considerarsi degli affamati; si concima da inizio primavera alla fine dell’estate sia con concimi liquidi o a lenta cessione (ogni 10-15 giorni per i liquidi, ogni 20-30 giorni per gli altri). Con i pini è bene prestare attenzione alle malattie che attaccano sia la chioma sia l’apparato radicale, l’opera di prevenzione è più efficace della cura. La potatura dei rami dei pini si esegue nel periodo formativo del bonsai e segue di solito la forma principale che già aveva. L’applicazione del filo si esegue su esemplari giovani. Un aspetto molto importante della potatura è la cimatura delle candele che deve essere regolare, assesta la chioma e favorisce la crescita di nuove gemme. Il rinvaso del pino si esegue con del preparato composto di 40 % di sabbia 40 % d’akadama il restante 20% di terra e ghiaia o pomice per il drenaggio.